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Con Rock No War per il progetto “L’ Acqua è vita”

L’iniziativa di Rock No War si concretizza grazie alle donazioni di Florim, Kerakoll, Modula.

Altre aziende del territorio stanno ampliando la lista dei donatori.

Sassuolo, 28 novembre – Il progetto L’ ACQUA È VITA, che Rock No War odv ha presentato alla FLORIM GALLERY di Fiorano Modenese martedì 28 novembre 2023, avrà una durata di almeno due anni e prevede la costruzione di pozzi in varie parti del mondo dove la mancanza di acqua potabile rende la sopravvivenza difficile, mettendo a rischio la salute e la vita stessa.

L’iniziativa prevede la costruzione di pozzi in Africa: Ciad, Uganda, Benin, Malawi, Nigeria, Madagascar, Etiopia, Ruanda, Sierra Leone; Asia: Cambogia; America Latina: Ecuador e Amazzonia. Questo sarà solo il primo passo di un progetto che si amplierà anche in altre zone di crisi che si stanno individuando anche vagliando le richieste in arrivo da più parti.

Ad oggi sono già stati realizzati o in fase di realizzazione i pozzi finanziati con le donazioni di FLORIM, KERAKOLL e MODULA, pari a 120mila euro. Il costo indicativo di un pozzo, in base al Paese in cui viene realizzato, può variare tra i 7 e i 10 mila euro.

L’obiettivo è quello di realizzare almeno 50 pozzi e quindi ci aspettiamo il coinvolgimento, l’interesse e l’adesione al progetto L’ ACQUA È VITA di altre aziende, privati, gruppi di amici o associazioni per dare vita ad un progetto condiviso e ad una società sempre più solidale.

“Il ruolo di Rock No War odv – commenta il Presidente Giorgio Amadessi – è come in passato quello di sensibilizzare la comunità su temi spesso dimenticati ma che sono fondamentali per lo sviluppo di una solidarietà concreta. Stiamo coordinando la raccolta fondi a favore di quelle Associazioni che sono attive nei vari Paesi e supervisionano i lavori in corso.
Tengo particolarmente alla collaborazione tra associazioni, perché fare rete è davvero moltiplicare le forze. Anche in questa occasione vorrei ringraziare di vero cuore le tre realtà imprenditoriali che, come già fatto in passato, hanno dato subito il proprio sostegno economico (consentendoci di iniziare già la costruzione dei primi pozzi) e che sono qui rappresentate da Claudio Lucchese di Florim, la famiglia Sghedoni di Kerakoll Group e Franco Stefani di Modula. Senza la loro generosissima disponibilità e il loro sostegno non saremmo stati in grado di partire con questa nuova avventura solidale, quindi grazie davvero! E grazie a tutti quelli che vorranno camminare al nostro fianco “.

L’acqua è abbondante nel nostro pianeta, copre il 70% della superficie, ma solo il 2,5% di questa è dolce, se poi escludiamo i ghiacciai ai poli ne resta meno dell’1%. Di questo 1% solo lo 0,1 è destinata al consumo umano. Questa disponibilità d’acqua viene oggi influenzata dai cambiamenti climatici in corso, che stanno modificando la struttura ecologica del nostro pianeta, incidendo sia sui fattori climatici «primari» come temperatura e umidità, sia su quelli «secondari», come l’evaporazione. Sono sempre più evidenti e drammatici i fenomeni come quello dei profughi climatici, provenienti soprattutto da alcune regioni dell’Africa.


L’ONU, consapevole di questa situazione drammatica, dopo la chiusura del decennio 2005/2015 di “L’acqua per la vita”, ha rinnovato il suo impegno istituendo il decennio 2018/2028 “L’acqua per lo sviluppo sostenibile”, per sostenere gli obiettivi al 2030 (Sustainable Development Goals – SDGs).
Si tratta di 17 obiettivi, impostati a livello globale ma valutati anche a livello nazionale, che comprendono l’“Acqua pulita e i servizi igienico sanitari”.

L’accesso e la disponibilità di acque salubri, pulite e di qualità, sono le condizioni indispensabili per la vita, incidono in maniera decisiva sullo stato di salute di tutte le persone, ed in particolare dei bambini. L’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, che determina la sopravvivenza delle persone. Per questo, è condizione imprescindibile per l’esercizio degli altri diritti umani.